"Ncìnetti" o "Uncinetti"?

 

Dolce semplice,..uova zucchero e farina.Una semplicità che mi ricorda l’infanzia,quel trascorrere i fine
settimana in un paesino in provincia di Caserta,dalla zia.Allora abitavamo in un palazzo e andare da lei che viveva in campagna era un sogno..Correre in bicicletta per quei campi,che agli occhi di una bimba sembravano ancora più grandi, era la libertà,assaporare quell’aria di terra coltivata…non mi fara mai dimenticare quei profumi.Vedere le lucciole..una coperta di lucciole..credo che i miei figli non le hanno mai viste.Che ricordi e come è dolce ritornare a quei momenti così intrisi di leggerezza,colori,profumi…Con occhi sognanti mi sedevo vicino al tavolo e scrutavo tutti i movimenti di quelle mani così abili nell’impastare,dosare,montare….e poi il profumo arrivava e la dolce attesa aveva la sua fine…Pasqua era uno di quei periodi che amavo di più,c’erano le vacanze a scuola e con zia e cugine tra tutti i dolci c’erano anche questi.In dialetto li chiamano “ncìnetti”,dovrebbe essere uncinetti ,forse per la forma.

 

Ingredienti

500g. di farina 00
2 cucchiai di zucchero
3 uova
2 cucchiai di latte
2 cucchiai di olio extra vergine
pizzico di sale e buccia grattuggiata di limone
una bustina di lievito

 

 

Lavorazione

In una terrina mettere tutti gli ingredienti e lavorare fino a rendere la pasta liscia.Tagliare a tocchetti e fare dei cordoncini di circa 10 cm,arrotolare su se stessi,mantenendo una estremità un pò alzata in modo da creare una puntina.Disporre su una teglia con carta forno e cuocere a 180° per 20 minuti.A me piacciono morbidi ecco perchè aggiungo un pò d’olio e di latte,quindi li faccio appena dorare.Preparare una glassa con 500g. di zucchero al velo , un pò di succo di limone e acqua q.b. a rendere un composto abbastanza fluido..Infatti è una copertura molto leggera da come potete vedere dalle foto, deve solo velare il dolcetto.Lasciare asciugare

 

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