Loukoumades....ma niente lanci!

E alla fine,ho fatto i conti  con i loukoumades!E son tornati tutti,nel senso che quesa ricetta mi ha riservato una vera e propria “fibrillazzione” delle papille gustative ,poverine sottoposte quotidianamente agli stress della mia dieta non certo “dietetica”.Ma andiamo avanti e parliamo di queste frittelle tipicamente greche,annaffiate abbondantemente di dolcissimo miele!E come non proporre questa ricetta al  contest di Dana ,dove l’ingrediente principale è questo nettare appiccicoso che quasi sempre ti fa leccare le dita,facendoti sentire una bimba monella e troppo golosa!E come non prendere spunto dalla ricetta di  Ornella 
che nel suo giardino offre leccornie e dolci pensieri?
La ricetta è praticamente uguale,ho sostituito solo il sesamo con le noci e l’acqua con metà dose di latte intero.

Ingredienti:
300 gr di farina manitoba
  150 gr di acqua
150 g. di latte intero
  10 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di zucchero
olio per friggere
per lo sciroppo

1 ½ bicchieri di zucchero
1 ½ bicchieri di acqua
¾ bicchiere di miele
1 stecca di cannella
una scorzetta di limone e un po di succo
per decorare:

cannella in polvere, noci tritate
Sciogliere il lievito nell’acqua fredda con il cucchiaino di zucchero. In una terrina mettere la farina setacciata, unire il sale e fare un buco al centro. Versare l’acqua e il latte piano  piano e amalgamare bene gli ingredienti. Coprire con la pellicola e far lievitare . Scaldare l’olio e con l’aiuto di due cucchiaini  formare delle palline, grandi un po’ più di una noce, e tuffatele nell’olio bollente. Lasciatele dorare e mettetele ad asciugare sulla carta assorbente. Nel frattempo preparare anche lo sciroppo.In un tegame  mettere tutti gli ingredienti per lo sciroppo e fare bollire per 10 minuti. Impiattare e annaffiare abbondantemente con lo sciroppo caldo, cannella e noci.

E come una  brava greca,ho cercato di lavorarlo e porzionarlo direttamente con le mani,un pò come si fa per il babbà,pardon babà!Qui da noi i pasticcieri prendono l’impasto e tra rimbalzi continui  sui palmi delle mani,porzionano e lanciano direttamente negli stampini.Ci vuole tanta maestria e siccome io con i lanci,sono abbastanza efferrata,ho provato l’acrobazia,ma siccome avevo a che fare non con innocenti stampini,ma olio bollente, ho desistito giusto in tempo prima dell’ustione.Non sono nè  una bella greca e nè un abile pasticciere napoletano..quindi meglio “volare basso”e lanciare per ora, solo e ogni tanto qualche scarpa……
Partecipo più che volentieri al
  Ciao belle bimbe,alla prossima e bellissima giornata|

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