Ziti e cipolle di Tropea e ....

 E stamane ero così!
Ma un dono è riuscito a far spuntare il sorriso,il buonumore ha prevalso e mi ha sospinto in cucina,dove un tegame vuoto e triste si è subito riempito di sfrigolii e profumi……è nato così questo primo semplice semplice,ma buono buono,perchè gli ingredienti sanno d’amore e tradizione.
E’ dalla mia amata Calabria che arrivano queste dolcissime cipolle e gli indiavolati peperoncini,ma garantisco di averli addomesticati a dovere!!Dopo una “botta” di calore,si son piegati al mio volere….cosa che non mi riesce tanto facilmente con alcune creature, che anche se mettessi sul rogo,sputerebbero ancora fuoco!
Ingredienti:
500g. di ziti
4 cipolle di Tropea
2 etti di tranci di tonno sott’olio
 4 cucchiai di olio evo 
sale q.b
una manciata di olive di Gaeta
basilico fresco
mollica di pane grattugiata e dorata in padella
Tagliare sottilmente le cipolle e farle stufare in tegame con l’olio e un pizzico di sale..Dopo una ventina di minuti aggiungere il tonno,le olive,il peperoncino e le foglie di basilico spezzetate.Intanto si sarà scolata la pasta e ancora al dente la verseremo nel tegame con le cipolle!Il tempo di mantecare un pochino e poi potrà essere servita con un abbondante manciata di mollica di pane dorata.
 Inutile dirvi che mentre pranzavo coi miei ziti e cipolle,i residui dell’incazzatura”lasciavano il posto ad una calma momentanea,momentanea perchè subito dopo ho dovuto discutere anche col lavello intasato!Ma poi l’ho sturato talmente bene,che i tubi di scarico si son trasformati nelle cascate del Niagara ed è così che l’acqua  invase me,il pavimento,un sacchetto di patate e il povero gatto…..
E se stamane ero così,al pomeriggio ero pomì !   
E poi più tardi ero ancora più”pomì”,ho sentito un rimbambito in tv affermare:”sono fiero di essere padano e non un napoletano”in un contesto in cui non c’entrava affatto tale affermazione…….ma la mamma dei cretini la finirà mai di produrre tale immondizia???
Il figlio: “Mamma,Tropea è come la ricordavo,forse ancor più bella!Ma cosa vuoi che ti porti?”
IO:”ma nulla…bhè a pensarci bene una bella trecciona di cipolle e quei fantastici peperoncini!”
Il figlio:”ma puzzerà tutta la valigia??dove vuoi che li infili??”
Io:”in qualsiasi posto,basta che arrivino a casa!”.
Ed è qui che son giunti,sulla parete della mia cucina allagata!!

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