La colomba

 

 Se sapessi chiudere gli occhi,imparerei ad ignorare,ma non so farlo,nonostante sia giunta a farli lacrimare  nello sforzo di tenerli chiusi.Niente,continuano a riaprirsi e son fissi li,nel medesimo punto e vedono e scrutano e indagano senza comprensione alcuna.

E hanno continuato ad ammirare una colomba dal petto gonfio,pieno di morbidezza e languide promesse,che profumava di arancia,miele e vaniglia.Soffice e burrosa è diventata irresistibile.Aivoglia a tenere gli occhi chiusi,si son spalancati e trovato riposo soltanto quando hanno potuto guardarla da vicino e non attraverso il monitor.Finalmente la colomba di Adriano era giunta a casa e lei si che  ha saputo guardarmi con comprensione!

 

 E’ stato un lavoro lungo,soprattutto per la famosa”incordatura”,fatto di pazienza ed ore lunghe di lievitazione,ma la soddisfazione di sfornare una tale prelibatezza ha ripagato i dubbi,la trepidazione…Non mollate mai al primo insuccesso,dopo vari esperimenti e la giusta conoscenza del vostro lievito,vi garantisco che i risultati ci sono e sanno sorprendere oltre l’immaginazione….E tutto questo ve lo dice Damy che della pazienza non riesce a scrivere neanche le iniziali!

 
 
La ricetta è quella di Adriano,non serve dire chi sia…semplicemente un mago della farina!Non ho cambiato nulla,ho solo omesso i canditi che qui non piacciono,ho quindi messo nell’emulsione le zeste di due arance anzichè una.Ma se ne avessi avuti di buoni,li avrei buttati dentro senza ritegno,perchè anche i canditi devono esser degni del proprio nome e quelli del super sono cubetti di cartone ammollato.E scusate la franchezza non avevo nessuna voglia di mettermi a fare pure i canditi,avrei rischiato di lanciare la colomba in volo,ancor prima che nascesse.
La ricetta e tutte le spiegazioni la trovate qui

  

Buona domenica delle Palme,ve la auguro piena di sole,di mare,sorrisi e soprattutto tanta serenità!

 

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