Tarallo 'nzogna e pepe(sugna e pepe)

Il tarallo”nzogna e pepe”è un biscotto tipico di Napoli!Uno street food unico,per la sua friabilità,dal gusto intenso di pepe e mandorle;da gustare beatamente ai vari chioschetti,sul lungomare di  Mergellina;tra una birra gelata,quattro chiacchiere ed una vista sul Vesuvio commovente.E se li gusti ancora caldi,allora davvero bisogna munirsi di fazzoletto:le lacrime scivoleranno senza impedimenti.Si,è una pura goduria,a cui è impossibile resistere e se resisti,sei da pigliare a botte 

La ricetta perfetta l’ho trovata da lei,Elisa,bravissima foodblogger,con una gran passione per la cucina della tradizione ma con una fantasia eccezionale(anche il pesce,riesce a far parlare).Tutte le sue ricette sono una garanzia,lei si definisce una pignola(lo è),quindi l’ho rifatta a colpo sicuro e infatti,ho assaggiato il tarallo che conosco:friabile,intenso,saporito,croccante e tanto profumato.Con il giusto sapore di sugna, che gli conferisce quella tipica consistenza sfogliata,ma per nulla invasivo.Insomma munitevi della sugna giusta e adoperatevi a “tarallare”

Non ho cambiato una virgola della sua ricetta e vi faccio una raccomandazione:non fatelo neanche voi;vi garantisco insieme a lei,l’ottima riuscita.Gusterete a casa vostra il vero Tarallo ‘nzogna e pepe,nonostante non vi sia un mare in cui perdersi,ma con un pò di fantasia,vi sembrerà di essere stese al sole con pure Richard Gere al vostro fianco…La birra mi raccomando bevetela dopo,altrimenti vostro marito vi sorprenderà a baciare il muro 😀 

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Tarallo 'nzogna e pepe (sugna e pepe)
Il tarallo 'nzogna e pepe e' un classico biscotto di Napoli,ricco di pepe e mandorle e reso friabile dalla sugna
Tempo Passivo 14 hours
Porzioni
Ingredienti
Per la biga
Per l'impasto finale
Tempo Passivo 14 hours
Porzioni
Ingredienti
Per la biga
Per l'impasto finale
Istruzioni
  1. Procedimento bigaPreparare questo impasto 12 ore prima dell’impasto definitivo ( impastando la sera la biga, si può fare l’impasto il giorno dopo).In una ciotola versare l’acqua a temperatura ambiente, sciogliervi il lievito e unire la farina; impastare per poco ( si avrà un impasto un pò appicicoso ) e coprire con pellicola ben sigillata o con il coperchio della ciotola
  2. Procedimento impasto definitivoIn una ciotola versare la farina e mettere al centro la biga, lo strutto, pepe, zucchero, sale, acqua e le mandorle impastare dal centro amalgamando bene gli ingredienti alla biga; tirare verso il centro dell’impasto tutta la farina fino a che si formerà un panetto ( non deve essere lavorato eccessivamente, pena la gommosità dell’impasto lasciar lievitare il panetto per circa un’ora, coperto a campana (o con pellicola)
  3. Trascorso il tempo, ritagliare dall’impasto tanti pezzetti che ridurremo a bastoncini larghi un dito e lunghi una ventina di cm; intrecciarli a due a due e chiudere a ciambella.mettere a lievitare nelle teglie coperte di carta forno, distanziandole;proseguire così fino al termine dell’impasto; far lievitare in luogo caldo fino al raddoppio del volume ( non cresceranno molto )infornare in forno ventilato a 180º per i primi 10 min e proseguire per altri 35/40 min a 160°
Recipe Notes

Controllate il colore, perche se cuociono troppo sanno di bruciato; se vi accorgete che si colorano subito, abbassate la temperatura anche a 150º , ma non toglieteli dal forno pensando siano cotti, altrimenti avrete un biscotto croccante fuori e gommoso all’interno; devono “sfresare” ( deriva da fresa, che significa apertura, fessura di finestra, e viene usato in panetteria per indicare l’asciugatura di biscotti, freselle, per l’appunto, mettendo il prodotto in forno a bassa temperatura o quando è ancora caldo ma spento, tenendo la porta del forno leggermente aperta, per far uscire umidità ) e diventare croccanti; lasciarli raffeddare nel forno spento con la porta leggermente aperta ( mettere una cucchiarella di legno tra la porta e il forno).

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Alla prossima delizia tutta ricottosa…siamo a Pasqua no?Su su,tutte ad impastare 😉 

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